Liliana Bianchi, nata a Ghedi (Brescia) , è residente a Verona in Corso Santa Anastasia 29.
Dal 2005 ad oggi, ha frequentato i corsi liberi dell’Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona. Si è impegnata nello studio di materie quali: il disegno avanzato e l’anatomia artistica, la pittura ad olio, l’iperrealismo e ultimamente anche carboncino e pastelli su carta e colori acrilici e pasta per modellare su legno.
Ha esposto le sue opere in alcune mostre personali e collettive, dove è stata segnalata.
Penso al secolare problema del Tempo - da noi umani viene percepito o in maniera lineare o in maniera circolare - e che invece la natura non si pone poiché segue il tragitto a lei più adatto per la propria sopravvivenza.
Liliana Bianchi rappresentando la natura attraverso animali, dai grandi pachidermi ai piccoli invertebrati e anfibi, ci fa intendere che il loro movimento – e quindi il loro divenire nel Tempo – così solenne e autorevole non è altro che la iterazione inconscia della realizzazione della propria esistenza, seguendo un “viaggio” dettato esclusivamente dalla natura. Gli animali non hanno memoria storica e per questo motivo non avvertono il Tempo come invece lo percepiamo noi. Per loro è sempre la solita storia; possiamo affermare che le loro vicende sono perenni. Liliana, tutto questo, lo dichiara per mezzo di una tecnica molto minimale, ma efficace per poter rappresentare il suo pensiero. Con il semplice carboncino su carta e con l’intervento, alle volte, di pennellate di colore acrilico gestuali ed energiche riesce a rendere l’icona viva e vigorosa.
Pierantonio Tanzola
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